A Vinitalybio, il salone specializzato della rassegna scaligera, realizzato in collaborazione con Federbio, sono presenti 70 cantine certificate e oltre 500 etichette.
L'interesse da parte dei buyer è in aumento, in risposta a una maggiore attenzione del consumatore alle produzioni ottenute secondo le regole dell'agricoltura biologica. Il convegno "La revisione della normativa sul vino biologico. Il comparto si confronta", organizzato da Federbio, ha offerto anche un appuntamento di consultazione tra tutti gli addetti ai lavori del comparto vitivinicolo italiano sulla revisione, a tre anni dalla sua entrata in vigore, del regolamento Ce 203/2012 che norma la produzione dei vini biologici.
"Pensato da Veronafiere come luogo di incontro della domanda e dell'offerta in chiave promozionale e commerciale - ha spiegato il vicepresidente di Veronafiere, Damiano Berzacola -, Vinitalybio ha avuto da subito il favore degli operatori commerciali in arrivo da tutto il mondo".
"Oggi - ha aggiunto - al suo secondo anno di vita il salone diventa anche spazio di discussione per porre le basi di alleanze e sinergie anche con le organizzazioni di altri Paesi europei".
Il presidente di FederBio, Paolo Carnemolla, ha sottolineato che "in un momento di crescita del vino biologico, che ha visto un incremento del 67,8% di ettari vitati da 40.480 ettari del 2008 e 67.937 del 2013, è importante che le regole siano chiare e facilmente applicabili dalle aziende del comparto. Con il convegno vogliamo avviare un confronto con tutti gli attori del mondo del vino e del settore del bio italiani affinché il Ministero possa essere sostenuto al meglio in sede comunitaria".
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