Lo rivela uno studio dell'ente fieristico, che organizza il grande salone internazionale dedicato all'intero comparto dell'enologia, che anche oggi - terza giornata di rassegna - ha registrato il sold-out. L'imponente numero di bottiglie aperte dagli espositori per le degustazioni, produrranno 2,8 tonnellate di tappi di sughero e 200mila tonnellate di vetro. I bicchieri utilizzati saranno 130.000.
Tra la curiosità di questa edizione, preparatoria a quella molto attesa del cinquantesimo in programma nel 2016, c'è anche l'annullo postale di Vinitaly che le Poste italiane, nell'ufficio all'interno alla fiera, rilasciano per gli appassionati di filatelia, ma anche gli 11.100 follower di Twitter o i 116.000 'like' della pagina ufficiale di Vinitaly su Facebook.
Questa edizione andrà in archivio anche come quella del debutto dei produttori di vini vegani, ovvero ottenuti senza sostanze di origine animale; sono 35 le cantine presenti, che si rivolgono a una nicchia di mercato di 800mila vegani in Italia, ma che può interessare 4 milioni di vegetariani.
La rassegna veronese non è solo vino, ma anche distillati.
Ecco allora l'insolito connubio tra acquavite ed estatica: creme di bellezza a base di grappa che promettono di dare luminosità, tonicità, elasticità e setosità alla pelle, combattendo l'invecchiamento cutaneo. Ma c'è anche chi propone di trascorrere una notte decisamente insolita, dormendo nella "barrique abitale", una micro-suite dotata di tutti i comfort e gli optional, ideata per pernottare tra i filari dentro una botte. E' c'è pure la barrique in bottiglia, la "Pinocchio Barrique Bottle", una bottiglia in legno di quercia per replicare gli effetti dell'invecchiamento in botte direttamente a casa.
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