"Questo decreto parla di ristori a fondo perduto, di interventi con il credito di imposta sugli affitti, della cancellazione della seconda rata dell'Imu e di cassa integrazione. Sono misure che accogliamo con interesse ma il primo obiettivo delle aziende è quello di lavorare, non di vivere di sussidi". Lo dice il vice direttore generale e direttore Ufficio Studi Fipe, Luciano Sbraga, aggiungendo di non aver "ancora visto la parte importante del decreto, che è nell'allegato" a un evento digitale di Assobirra.
Sbraga si collega dalla manifestazione di piazza del Pantheon contro la chiusura dei punti di ristoro. "C'è stata questa bella manifestazione, tranquilla, pacifica, silenziosa. Abbiamo messo a terra le tovaglie apparecchiate per dire che le aziende sono in un momento particolarmente complicato e difficile con 27 miliardi di ricavi che non saranno nelle casse della filiera", racconta Sbraga. "Noi abbiamo tutti una responsabilità - agigunge - che non è salvare il ristorante o il bar ma salvare un pezzo importante del valore materiale e immateriale dell'Italia, che oggi è messo a dura prova".
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Assobirra