“Il giorno più bello è ogni giorno, in vigna, in cantina, con le mani, la testa e il cuore in ogni dettaglio del mio lavoro”. Quella di Siddura é la storia della determinazione, passione e coraggio di Massimo Ruggero. Quarantatrè anni, olbiese, ex imprenditore edile, sette anni fa ha deciso di dare una svolta alla sua vita professionale.
Finito di costruire case con i mattoni ha intrapreso il cammino verso la costruzione di un sogno. Si é tuffato in una nuova impresa legata alla sua esperienza dell'infanzia. A 11 anni lavora già come garzone in una bottega di vini sfusi. E' qui che sente i profumi e i sentori legati al mondo del vino.
Un bagaglio di memoria olfattiva ed esperienza che ha fatto maturare nel corso degli anni questo suo grande desiderio: avere la sua propria cantina, produrre i propri vini, ritornare ai ritmi, ai profumi, ai gesti legati alla terra. “Era quello che ho sempre desiderato di fare, quello che la vita mi ha restituito”, racconta. All'età di 23 anni ha messo su famiglia e ne va fiero.
La sua cantina produce vini eccellenti ed é bella da vedere. Un gioiello architettonico di pietra, in sintonia con il paesaggio, immerso nei boschi di querce.
“Cerco di fare tutto sempre al meglio. Dalla mia esperienza nell'edilizia ho imparato, lavorando in Costa Smeralda con i famosi architetti, l'amore per le cose belle e fatte bene. E' anche la filosofia della Cantina Siddura che ambisce a fare il miglior vino di Sardegna - spiega - i sacrifici sono tantissimi, ma ricompensati dal miracolo della creazione di un vino ogni anno”.
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