(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Cassa forense, l'Ente previdenziale
degli avvocati, incrementa la sua quota di capitale di Banca
d'Italia, arrivando a detenerne il 4,93%. Lo rende noto lo
stesso Istituto pensionistico professionale, dopo che, recita
una nota, nei giorni scorsi era stato il suo Consiglio di
amministrazione "a deliberare l'incremento della propria
partecipazione nelle quote dell'Istituto centrale, salendo dal
3%, in precedenza detenuto, fino ad un massimo del 5%. Una
richiesta che è stata, dunque, quasi interamente soddisfatta da
Palazzo Koch", si legge, sulla base della norma contenuta nella
Legge di Bilancio per il 2022. "Già negli anni passati
l'investimento di Cassa forense nelle azioni della Banca
centrale aveva consentito all'Ente di ricevere dividendi per un
ammontare complessivo di oltre 60 milioni di euro, con un
rendimento annuo superiore al 4,5%. Ora questo nuovo intervento,
assimilabile per rischiosità all'acquisizione degli strumenti di
debito pubblico italiano, pur se molto più remunerativo", va
avanti la nota. "È un investimento che risponde a un duplice
criterio: da un lato proseguire nell'azione a sostegno
dell'economia reale del Paese, dall'altro lavorare
nell'interesse della sostenibilità finanziaria dell'Ente per
garantire il futuro previdenziale della categoria", indica la
Cassa presieduta da Valter Militi. A consentire questo nuovo
sviluppo, come accennato, la manovra economica, "che ha permesso
di redistribuire le quote superiori al 5% nel portafoglio dei
due maggiori istituti di credito italiani, Intesa San Paolo con
il 16,8% e Unicredit con l'8,42%, capitale privo di rendimenti
in quanto ben oltre la soglia precedentemente fissata del 3% e i
cui dividendi, dunque, finivano nel fondo di riserva per un
accantonamento prudenziale", si legge, infine. (ANSA).