(ANSA) - ROMA, 03 APR - L'Inps aveva "frettolosamente
annunciato l'apertura di appositi canali a commercialisti e
consulenti del lavoro, con tanto di differenziazione di orari
tra intermediari e privati, per la richiesta per conto dei
titolari di partita Iva del bonus di 600 euro", ma "nonostante i
plausi sulla fiducia arrivati da più parti, ad oggi, ancora
nulla di tutto ciò è stato realizzato, niente funziona, e la
confusione e la frustrazione sono ancora le sensazioni
predominanti tra i professionisti". A denunciarlo l'Associazione
nazionale dei commercialisti (Anc). "Lo scorso 23 marzo, il
nostro sindacato, prevedendo l'enormità della massa di accessi e
i conseguenti, inevitabili problemi di lavorazione delle
pratiche, aveva richiesto formalmente alla Direzione Generale
dell'Inps di permettere ai professionisti abilitati e in
possesso delle deleghe di poter presentare le richieste dei
propri clienti tramite il cassetto previdenziale", ma "la nostra
richiesta, inviata per i canali ufficiali, è stata rifiutata
senza appello" ed è ora "oggetto di emendamento al decreto Cura
Italia ad opera di alcuni parlamentari". Ad oggi, va avanti la
nota, "commercialisti e consulenti del lavoro non accedono al
sistema. Non solo: veniamo a sapere che per l'apertura del
canale dedicato ci vorranno ancora alcuni giorni. Se questa
decisione fosse stata presa fin dal 23 marzo, l'Inps si sarebbe
risparmiata molti giorni di brutte figure e noi altrettanti di
rabbia e frustrazione". L'Anc, in chiusura, "chiede che il
gravissimo comportamento omissivo dell'Inps non rimanga senza
ripercussioni e che i vertici dell'Istituto non sfuggano alle
proprie responsabilità, assumendo le conseguenti decisioni".
(ANSA).