(ANSA) - ROMA, 04 APR - I lavori per la conversione in legge
del decreto Cura Italia e per la predisposizione dei nuovi
provvedimento governativi di aprile "ci impongono di ribadire al
Governo la necessità di misure fiscali coraggiose, che non solo
rispondano concretamente al rapido deterioramento della
situazione economico-finanziaria di famiglie, imprese e
lavoratori, ma che riescano ad esser anche effettivamente
conformi alle finalità che si dichiara di voler perseguire". Ad
esprimersi così il presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti, Massimo Miani, convinto che "la recente proroga
al 13 aprile 2020 delle restrizioni all'apertura delle attività
economiche e delle limitazioni agli spostamenti delle persone,
oltre alle urgenti decisioni in materia di liquidità e tutela
del lavoro" mostri "l'assoluta necessità di intervenire senza
indugio" su iniziative che vedano, tra l'altro, "l'ampliamento a
tutte le categorie la sospensione dei versamenti almeno fino al
prossimo mese di settembre, a cominciare da quelli relativi alle
dichiarazioni Irpef, Ires, Irap e Iva", nonché "sospendere il
blocco delle compensazioni in presenza di debiti scaduti di
importo superiore a 1.500 euro e il blocco dei pagamenti da
parte delle amministrazioni pubbliche in presenza di debiti
scaduti di importo superiore a 5.000 euro, nonché i pignoramenti
presso terzi". Per il vertice dell'Ordine professionale, "se il
Governo non riterrà di provvedere in tal senso, non ci si potrà
più nascondere dietro alle pur dichiarate 'buone intenzioni' e
tutti potranno constatare, malgrado tutto, quali siano state le
finalità realmente perseguite dalla norma, a dispetto di ciò di
cui i contribuenti avrebbero invece effettivamente bisogno in
questo periodo di assoluta emergenza", è la chiosa di Miani.
(ANSA).