(ANSA) - ROMA, 03 SET - I professionisti italiani riuniti nel
Cup (Comitato unitario professioni) e nella Rpt (Rete
professioni tecniche) "constatano con amarezza che Il Parlamento
respinge emendamenti, proposti dalle professioni, veramente
indirizzati a migliorare leggi esistenti e ad introdurre
strutturali processi di semplificazione, e al tempo stesso
approva un emendamento, finalizzato ad estendere senza alcun
limite l'attività extraistituzionale dei professori e
ricercatori universitari, che nulla ha a che fare con la
semplificazione e che va nella direzione di aumentare il
discrimine tra le diverse categorie di dipendenti pubblici e
degli stessi professori universitari". Il riferimento, recita
una nota, è all'emendamento al Decreto Semplificazioni
presentato dalla opposizione e votato dalla maggioranza con il
parere favorevole del Governo. "Si tratta di una decisione
sconcertante che consentirebbe ai professori e ricercatori
universitari di effettuare attività extra istituzionali senza
alcun controllo da parte dell'Università di appartenenza e senza
alcun limite di compenso. In palese contrasto con la normativa
previgente che intende interpretare. Senza contare il fatto che
si consente ad alcuni lavoratori di entrare nel mercato senza
rispettare le regole e sottostare alle incombenze cui invece
sono sottoposti i liberi professionisti ad esclusiva tutela
della collettività. Appare sorprendente, tra l'altro, che il
Ministero dell'Università non abbia nulla da dire in merito", si
legge ancora. Gli Ordini "intendono protestare duramente e
auspicano che, in extremis, il Parlamento possa tornare sui suoi
passi". (ANSA).