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Tre deputati di Forza Italia passano alla Lega. Centrodestra nel caos

Cambio di casacca per Ravetto, Zanella e Carrara

Centrodestra nel caos, in un giorno segnato dallo scontro frontale tra Lega e Forza Italia: Matteo Salvini accusa gli azzurri di fare 'inciuci' con il nemico e di pensare ai "rimpasti", Silvio Berlusconi, in serata, cerca di gettare acqua sul fuoco, ma invano. Prima parla di "presunte divergenze con forze alleate", poi però picchia duro ricordando alla coalizione che senza il suo partito in Italia ci sarebbe "una destra isolata e perdente" come il Front National francese. Quindi ribadisce che nessuno intende andare al governo con forze "incompatibili" ma al contempo ammonisce che "discutere del teatrino della politica" è "offensivo" verso il "Paese che soffre". Giorgia Meloni, sceglie la linea della cautela, preferendo accusare il governo di puntare sul 'divide et impera', ma anche si dice certa che il Cavaliere "non ci casca".

Intanto tre deputati di Forza Italia alla Camera passano al gruppo parlamentare della Lega. Si tratta di Laura Ravetto, ex sottosegretario del governo Berlusconi, Federica Zanella e Maurizio Carrara.  

"Abbiamo deciso di impegnarci in politica, in tempi e modi diversi, convinti che i valori e i programmi del centrodestra siano la risposta giusta per il Paese. Ringraziamo Silvio Berlusconi per averci dato la possibilità di tradurre le nostre competenze e il nostro 'sentire' in azioni politiche concrete. In qualità di eletti su collegi uninominali con i voti di tutto il centrodestra tuttavia viviamo con disagio le sempre più ampie aperture al Governo e gli ammiccamenti con il Partito Democratico", scrivono in una nota Maurizio Carrara, Laura Ravetto e Federica Zanella, i tre deputati che hanno lasciato Forza Italia per passare alla Lega.

"Prendiamo atto che Forza Italia - aggiungono - ha altresì perso quella forza propulsiva che l'aveva portata ad essere luogo di aggregazione per tutto il centrodestra e riteniamo che quel luogo di aggregazione sia oggi rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini che crediamo possa essere il miglior interprete di quella rivoluzione liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari, nonché il Partito con cui meglio portare avanti con coerenza quel programma unitario su cui abbiamo 'messo la faccia' in campagna elettorale, e che non vogliamo tradire. Per tutti questi motivi aderiamo convintamente al gruppo della Lega certi che, in tale gruppo, ci verrà data la possibilità di continuare a portare avanti al meglio le battaglie politiche in cui abbiamo sempre creduto e che ci hanno caratterizzati in aula e sui territori". 

Le aperture di Silvio Berlusconi, dunque, agitano le acque nell'opposizione. Ma anche la maggioranza appare divisa sulla vicenda. Italia Viva guarda con favore al dialogo con gli azzurri e dal Pd arriva il plauso del capogruppo al Senato.  "E' fortemente auspicabile - dice Andrea Marcucci - un maggior coinvolgimento delle opposizioni, nella logica della responsabilità nei confronti del Paese. I punti di convergenza con Forza Italia in particolare sono molteplici, dalla politica europea al sostegno alle imprese. Ci sono tutte le condizioni per avviare questo dialogo, a partire dallo scostamento e dalla legge di bilancio".

Stop invece da M5s: Di Maio chiude all'ingresso di Forza Italia al governo e posta su Facebook un vecchio articolo di quando Silvio Berlusconi lo chiamò al telefono e lui si negò: "Era così allora, è così oggi", chiosa il ministro degli Esteri.


   

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