"Siamo nella fase viva dei negoziati" sul bilancio Ue. "È importante capire che il Parlamento europeo vuole un bilancio ambizioso non perché vuole far spendere più soldi ai cittadini europei" ma perché ritiene "che solo mettendo insieme alcune risorse in determinati settori possiamo dare a cittadini e imprese le risposte che l'Europa ha il dovere di dare". Così Carlo Corazza, direttore dell'ufficio del Parlamento europeo in Italia, intervenendo a Bologna al primo ciclo di incontri sul 'Nuovo bilancio Ue all'altezza delle sfide per l'occupazione, la crescita e la sostenibilità'. "Quando parliamo di sfide europee parliamo di sfide che insieme possono essere risolte molto meglio che da soli", ha detto, citando ad esempio la ricerca e gli investimenti nello spazio col lancio dei satelliti Copernico. "I numeri sono abbastanza significativi. La Commissione ha proposto l'1,11% del Prodotto nazionale lordo pari a 1.194 miliardi, il Parlamento ha proposto circa 190 miliardi in più", "sono cifre importanti che dobbiamo spiegare bene a cittadini e imprese". In parallelo, ha aggiunto, nel dibattito sul bilancio si discute sul sistema di risorse proprie. "Il Parlamento chiede anche di dare una correlazione tra rispetto dei valori, dei diritti fondamentali dell'Unione e spesa del bilancio. Se un Paese non è in linea con i valori fondanti non può non pagare dazio dal punto di vista del bilancio. E questo anche dal punto di vista della solidarietà, ad esempio non tutti stanno esprimendo lo stesso livello di solidarietà sulla redistribuzione dei richiedenti asilo. Anche qui ci sarà un dibattito difficile ma importante". Con i soldi chiesti in più il Parlamento europeo intanto vuole "non toccare la spesa agricola attuale - sottolinea Corazza - Nella proposta della Commissione c'è un taglio alle risorse agricole importante, del 15%, e secondo il Parlamento europeo questo taglio non è opportuno. Stessa cosa sulla coesione: nella proposta della Commissione c'è un taglio del 10% ma il Parlamento chiede che la politica di coesione rimanga con le stesse risorse, e questo è molto importante per le Regioni, per questo cerchiamo di coinvolgerle per questo dibattito in tutta Italia". Infine "vogliamo aumentare i fondi per le nuove priorità, per l'innovazione".
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Ufficio in Italia del Parlamento europeo