(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Aumentare la digitalizzazione e la
connettività, non solo con le infrastrutture ma anche con gli
altri utenti della strada, ha un rovescio della medaglia. Lo
ribadisce Audi che - impegnata su tutti i fronti per innovare i
propri veicoli - ha creato la Audi Electronics Venture GmbH
(AEV) che si occupa nello specifico di blindare, le potenziale
porte che potrebbero essere aperte dagli hacker per penetrare i
sistemi della vettura. In questo laboratorio segreto dedicato
alla sicurezza dei sistemi elettronici e delle connessioni, si
lavora per individuare ogni minima debolezza in tutte le
componenti delle auto dei Quattro Anelli.
Inoltre Audi Electronics Venture collabora con fornitori
esterni per 'stanare' i possibili punti di ingresso nascosti
nei sistemi ancor prima di partire con la produzione.
"Il nostro compito è quello di insegnare agli ingegneri -
dice uno degli hacker 'buoni' assoldati da Audi - come un
sistema può essere manipolato e far in modo che vengano alzati
nuovi firewall per impedire di penetrare". Una delle possibili
crepe attraverso cui penetrare le difese dell'auto sono gli
smartphone e le connessioni wi-fi, che consentono agli hacker
non solo di ottenere i dati personali del guidatore e degli
altri passeggeri ma anche di accedere al software auto, compreso
quello che regola la dinamica e la sicurezza, generando così
gravi situazioni di pericolo per gli utenti.
Uno dei progetti su cui Audi sta lavorando è la creazione di
un'architettura di rete che isola nel veicolo i sistemi
attraverso vari requisiti di sicurezza, in modo che se uno di
questi elementi viene attaccato con successo il resto rimane
automaticamente protetto, e nessun guasto della catena può
dunque aumentare il pericolo. Inoltre, in futuro, una nuova
linea di business gestita da Audi permetterà al cliente di
ottenere varie funzioni di aggiornamento e protezione anche dopo
l'acquisto dell'auto, una cosa che siamo già abituati a fare per
i nostri smartphone, computer o tablet.(ANSA).