ROMA - Creare una cultura dell'alimentazione condivisa da tutti gli attori del sistema, che tenga conto della lotta allo spreco e della sicurezza, della salute, dell'innovazione e dell'informazione, fattore determinante nelle scelte del consumatore. E' la sfida lanciata dall'Associazione nazionale per il Clima con il patrocinio di I-Com, per rendere il cittadino consapevole del fatto che i suoi comportamenti hanno ricadute importanti non solo sulla sua salute, ma anche sull'economia e sull'ambiente.
Un convegno incentrato sul ruolo determinante che ha l'innovazione sul settore dell'agroalimentare, al quale ha partecipato il mondo politico, con i presidenti della Commissione Agricoltura e Ambiente della Camera, Ermete Realacci e Luca Sani e Simona Malpezzi della Commissione Cultura.
''La chiave per il successo del sistema agro-alimentare italiano - ha detto Angelo Frascarelli, docente di Economia Rurale all'Università di Perugia - è trovare una visione unica tra istituzioni, sistema educativo e sistema agroindustriale per dare messaggi coerenti al consumatore, oggi destinataria di una pluralità di informazioni, non sempre supportate da fonti attendibili''. Un consumatore che, secondo uno studio presentato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, adatta le sue scelte alimentari alle diverse esigenze modificandole anche nel corso di una singola giornata, che sfrutta sempre di più le informazioni disponibili online, non sempre adeguatamente supportate dall'evidenza scientifica. La docente di Alimentazione dell'Università di Milano, Marisa Porrini ha parlato, infatti, di una 'schizofrenia informativa', a conferma di una mancanza di autorevolezza e di controllo che va ad impattare sul sistema socio-economico nel suo complesso.
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